Ma per quella virtù per cui io muovo E che porti costni in su la groppa, Et gran Centauro disse: et son ticaoni Azzolino, e quell' altro ch'è biondo, Mostrocci un'ombra da l'un canto sola, Tenean la testa, e ancor tutto 'l casso. Quel sangue sì, che copria pur li piedi: E quivi fu del fosso il nostro passo. Si come tu da questa parte vedi Lo Bulicame che sempre si scema, Disse 'l Centauro, voglio che tu credi Che da quest' altra più a più giù prema Lo fondo suo, infin ch'ei si raggiunge Ove la tirannia convien che gema. La divina giustizia di qua punge Quell' Attila che fu flagello in terra, E Pirro, e Sesto, ed in eterno munge Le lagrime che col bollor disserra: A Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo, Che fecero a le strade tanta guerra: Poi si rivolse, e ripassossi Iguazzo. Allor porsi la mand un poco avante E colsi un ramuscello da un gran prune, El tronco suo grido: perché mi schiant CANTO DECIMOTER ZO. NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco, Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti, Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Non an si aspri sterpi nè sì folti Quelle fiere selvagge che 'n odio anno Quivi le brutte Arpie lor nido fanno Piè con artigli, e pennuto 'l gran ventre: Fanno lamenti in su gli alberi strani. E 'l buon maestro: prima che più entre, Sappi che se nel secondo girone, Mi cominciò a dire, e sarai, mentre Che tu verrai ne l'orribil Sabbione. Però riguarda bene, e si vedrai Cose che torrien fede al mio sermone. I sentia d'ogni parte tragger guai, E non vedea persona che 'l facesse: Perch' io tutto smarrito m' arrestai. I' credo ch'ei credette ch' io credesse, Che tante voci uscisser tra que' bronchi Da gente che per noi si nascondesse: Però, disse 'l maestro, se tu tronchi Qualche fraschetta d'una d' este piante, Li pensier ch' hai, si faran tutti monchi. Allor porsi la mano un poco avante, E colsi un ramuscel da un gran pruno, El tronco suo gridò: perchè mi schiante? Da che fatto fu poi di sangue bruno', Ricominciò a gridar: perchè mi scerpi? Non hai tu spirto di pietate alcuno? Uomini fummo, ed or sem fatri sterpí: Che dal segreto suo quasi ogni uom colsi: |