Vita scritta da esso, riveduta sull'originale e annotataG.C. Sansoni, 1925 - 309 pages |
Expressions et termes fréquents
alcuni allora Alsazia amici amore ancorchè andava assai avea avendo aver avessi avrei Bertana buon Caluso CAPITOLO capo casa cavalli certo ch'egli ch'io chè circa Cleopatra codesta colla commedie compagnia Cumiana cuore d'Albany d'ogni dell'Alfieri dire dolore donna dovea ebbi erano essendo Euripide facea feci Firenze francese giorno gran greco Inghilterra Kehl l'Alfieri Lachesi lasciato leggere lettera lettere libero libri lingua m'era madre Maria Stuarda mente mesi mezzo moltissimo Montpellier nessuna nulla nuovo occhi Olanda oncia oramai Parigi parlare parole passo Piemonte Pindaro Pisa Plutarco pochi poco poeti Polinice potea poteva prosa punto pure quattro quei quell'anno ragione recitare rime riusciva sapere scritto scrivere sentire SEVERINO FERRARI signora simo soggiorno somma sonetto sorella stampa stesi studio Torino Toscana tosto traduzione tragedie tragico troppo trovava Vedasi vedere veniva vero verseggiare verso viaggio VITTORIO ALFIERI volli voluto Zeusippo zione
Fréquemment cités
Page 77 - ... e così fra quelle due immensità abbellite anche molto dai raggi del sole che si tuffava nell'onde, io mi passava un'ora di delizie fantasticando ; e quivi avrei composte molte poesie, se io avessi saputo scrivere o in rima o in prosa in una lingua qual che si fosse.
Page 151 - ... non potrei mai dir bene italiano finché andava traducendo me stesso dal francese, mi fece finalmente risolvere di andare in Toscana per avvezzarmi a parlare, udire, pensare, e sognare in toscano, e non altrimenti mai più.
Page 11 - Nella città d'Asti in Piemonte, il dì 17 di gennaio dell'anno 1749 ', io nacqui di nobili, agiati, ed onesti parenti. E queste tre loro qualità ho espressamente individuate, ea gran ventura mia le ascrivo per le seguenti ragioni. Il nascere della classe dei nobili...
Page 87 - ... stato a sentirmi nella camera vicina mi avrebbe certamente tenuto per impazzato. All'udire certi gran tratti di quei sommi uomini, spessissimo io balzava in piedi agitatissimo, e fuori di me, e lagrime di dolore e di rabbia...
Page 294 - Io all'incontro che non mi piego mai se non al vero, ho voluto cavare ( con maggiore verosimiglianza mi credo ) dalla tragedia la commedia ; il che mi pare più utile, più divertente, e più nel vero...
Page 43 - ... per più settimane io rimasi immerso in una malinconia straordinaria ma non dispiacevole; dalla quale mi ridondava una totale svogliatezza e nausea per quei miei soliti...
Page 87 - Helvetius mi fece anche una profonda, ma sgradevole impressione. 3 Ma il libro dei libri per me, e che in quell'inverno mi fece veramente trascorrere dell'ore di rapimento e beate, fu Plutarco, le vite dei veri grandi. Ed alcune di quelle, come Timoleone, Cesare, Bruto, Pelopida, Catone, ed altre, sino a quattro e cinque volte le rilessi con un tale trasporto di grida, di pianti, e di furori pur anche, che chi fosse stato a sentirmi nella camera vicina mi avrebbe certamente tenuto per impazzato.
Page 94 - La novità di quello spettacolo e la greggia maestosa natura di quelle immense selve, laghi e dirupi , moltissimo mi trasportavano; e benché non avessi mai letto l...
Page 98 - Russi e Prussiani, dove tante migliaja dell'uno e dell'altro armento rimasero liberate dal loro giogo lasciandovi l'ossa. Le fosse sepolcrali vastissime, vi erano manifestamente accennate dalla folta e verdissima bellezza del grano, il quale nel rimanente terreno arido per sé stesso ed ingrato vi era cresciuto e misero e rado.
Page 77 - Oltre il teatro, era anche uno de' miei divertimenti in Marsiglia il bagnarmi quasi ogni sera nel mare. Mi era venuto trovato un luoghetto graziosissimo ad una certa punta di terra posta a man dritta fuori del porto, dove sedendomi su la rena con le spalle addossate a uno scoglio ben altetto che mi toglieva ogni vista della terra da tergo, innanzi ed intorno a me non vedeva altro che mare e cielo ; e...